È proprio questo il senso delle mie parole, ho partecipato a tante commemorazioni, sono stato al fianco di personalità, ho ascoltato le loro parole “bellissime”, “profonde”, ho visto nei loro visi anche una velata “sofferenza”, che mascherava la loro ipocrisia…
Ho sempre ritenuto che è importante ricordare le sofferenze inflitte agli uomini dai loro simili durante le guerre, torture che però ancora oggi si perpetuano in diverse parti del mondo (Bosnia, Iraq, Siria ect.ect.) che facciamo finta di non vedere, e pur ascoltando nel tg queste notizie indifferentemente continuiamo a bere e a mangiare senza soffermarci a pensare più di tanto… e poi andiamo contriti alle commemorazioni.
Vorrei aggiungere, anche rischiando di andare fuori tema, che non dobbiamo dimenticare i “supplizi” che i nostri progenitori hanno subìto per permetterci di vivere oggi in maniera dignitosa, non mi riferisco soltanto ai morti che hanno combattuto nelle guerre, ma anche a quelle persone, garzoni e pastori che hanno lavorato al servizio di prepotenti e vigliacchi che si sono arricchiti sulla pelle della povera gente.